Il testo di 1160 pagine espone in maniera chiara, sistematica e con certosina minuzia le prescrizioni che l’aspirante deve osservare nelle sue relazioni con il maestro spirituale e con i confratelli. Descrive, inoltre, le pratiche obbligatorie e le pratiche supererogatorie.

L’insieme dei vegetali, delle erbe e dei frutti, utilizzati nella terapia tradizionale islamica, è conosciuto con il nome di ‘Giardino del Profeta’.

La natura del Corano è essenzialmente orale e auricolare e quella scritta in arabo soltanto il tramite necessario per godere di quella uditiva. La qualità sonora è, in effetti, intimamente legata ai significati.

I luoghi di sepoltura dei Maestri spirituali della tarìqa Naqshbandiyya quali fonti di incessanti effusioni benefiche e di effettiva protezione dei territori circostanti.

Le undici ‘Parole Sante’ identificano il carattere generale e il metodo spirituale proprio alla tarìqa Naqshbandiyya.

Commentario a Corano 4:34: “per quanto riguarda le donne pie e devote esse sono le guardiane del mistero del quale Dio stesso è il guardiano”,